Piangere

A volte basta veramente poco per dire o fare qualcosa di cui non si ha il coraggio. Non parlo di grandi viaggi o grandi avventure, ma dei piccoli gesti. Un messaggio, una parola oppure un “Ehi! Ci sono se hai bisogno”. Sono piccoli gesti che diamo per scontati, ma che possono cambiare drasticamente l’umore di chi ci circonda. Io dico e ripeto all’infinito che voglio spaccare il mondo, magari a modo mio riesco anche a farlo per gli altri, ad essere di supporto o di sostegno. Ma fare il primo passo per se stessi è davvero difficile. Alzare la mano e ammettere che sì ha bisogno di aiuto o semplicemente di una spalla su cui piangere è davvero difficile, specialmente piangere. Ho notato che da piccoli piangiamo molto spesso: per capricci, per dolore o anche senza un valido motivo e i genitori ci riprendevano. Ma perchè?

Non è forse giusto esprimere e buttare fuori le proprie emozioni? Non è forse sano? Ma soprattutto, perchè da adulti non lo facciamo più?

E’ giusto buttare fuori la stanchezza e la fatica, non siamo immortali oppure indistruttibili, se qualcosa ci fa male dobbiamo riuscire a buttarla fuori. Anche se questo può significare rigare il viso, rovinare il trucco o inzuppare il cuscino. Alla fine si sta meglio, si è più leggeri e si dorme meglio, anche se la mattina ci si ritrova con gli occhi gonfi.

E mi sorge spontanea un’altra domanda, perchè non ci mettiamo ad urlare e impariamo dai bambini? Loro sono spensierati! Sono sani! Se hanno voglia di una cosa o magari non piace lo dicono e lo fanno notare. Noi adulti invece, rimaniamo inermi davanti alle situazioni e lo facciamo solo per non disturbare o non ferire gli altri, quindi dobbiamo ricordarci di una semplice cosa…

Feriamo solo noi stessi!

Quindi l’ultima cosa che mi sento di voler condividere è che ogni tanto, quando capiamo che non stiamo più bene, dobbiamo ripescare quella parte interiore bambin* e semplicemente farla uscire, anche tirando calci e pugni ad un cuscino!

Se si dovesse rompere la stanza diventerebbe magica!

Il coraggio del cambiamento

ci sono dei momenti in cui scrivere non è facile, passa il tempo, le cose da dire aumentano ma non si sa come buttarle fuori. E’ più facile tenersi dentro tutto, certo si sta male, ma alla fine non cambia molto dal solito, quindi si convive con i propri pesi e pensieri. Io l’ho fatto e lo sto ancora facendo. Perchè non è facile riuscire ad esprimere ciò che si prova, sia a parole che semplicemente facendo trapelare le proprie emozioni e i propri sentimenti. Per farlo ci vuole tanta forza e coraggio, ma soprattutto riuscire a trovare qualcuno che abbia voglia, ma soprattutto il desiderio di ascoltare ciò che si ha da dire.

Questa in effetti è la parte più difficile in assoluto, perchè tutti sanno dire “ci sono” ma essere presenti nel momento del bisogno o riuscire a far tirar fuori le proprie paure o pensieri, sono cose completamente differenti.

Ma quando finalmente si riesce a trovare una persona così, che sia anche solo disposta ad ascoltare come sia andata la giornata o addirittura una crisi di pianto improvvisa. Tutte queste piccole cose sembrano inutili, ma garantisco che sono alla base per una crescita e un cambiamento personale che possono portare ad essere delle persone migliori. Sembrano tutte frasi fatte, buttate lì. Giusto per cercare di dare un po’ di autostima. Ma non è così, perchè sono tutti piccoli passi base che tutti conoscono e che tutti sanno essere fondamentali, ma non ci si crede. Però a queste bisogna imparare a credere, perchè sono dette da persone che tengono a noi e che in quanto sane capiscono quali possono essere le cose o le frasi che stimolano le giuste emozioni per farci avere un vero confronto, uno spunto di riflessione che ci faccia abbassare le barriere e diventare delle persone ancora più forti!

Essere egoisti fa bene

La felicità è quando quello che fai, quello che pensi e quello che dici sono in armonia

Mahatma Gandi

Ci sono degli aspetti negativi nell’aver imparato ad essere autonoma e indipendente, ovvero, che per essere felice non ho necessariamente bisogno di qualcuno. Il problema è proprio questo, Rimanendo da sola è difficile trovare le compagnie e i gruppi di amici con cui poter uscire. Succede più di qualche volta che per “obbligo morale” mi ritrovi a rinunciare ad essere felice: stare a casa invece di uscire con gli amici, andare a trovare qualcuno invece di partecipare a uscite o gite in compagnia … . L’unica soluzione per rimediare a queste situazioni è imparare ad essere più egoista. Pensare a ciò di cui io ho voglia di fare, senza riflettere troppo su ciò che gli altri possano volere. In questo modo avrei anche maggiori possibilità di crescere, di far valere me stessa e dimostrare che posso valere anche io.

Il mio obiettivo è sempre stato quello di spaccare il mondo, ma in effetti non posso farlo se non riesco nemmeno ad esprimere i miei desideri e le mie preferenze nel corso della giornata.

Ho parlato di voler spaccare il mondo e adesso mi vedo “costretta” a dare almeno una piccola spiegazione. La mia idea è quella di rivoluzionarlo; essere, in qualche modo, la scintilla per rivoluzionare il pensiero del mondo. Diffondere e confrontare le idee più innovative in modo da dare vita ad una società basata sul rispetto e sul confronto. Una società che sia consapevole di quali siano i propri punti deboli e quelli di forza, ma soprattutto che sia indipendente.

Mi rendo conto di usare spesso questa parola, forse perchè mi piace, ma sicuramente e soprattutto è perchè penso che sia alla base della vita di ogni singola persona. Permette di non dipendere da nessuno, di avere un proprio bagaglio di consapevolezza da poter portare ovunque si abbia voglia di andare, ma soprattutto avere la possibilità essere l'unica persona in grado di decidere per se stessa.

Certo che sono proprio strana, parto con un’idea di ciò che vorrei scrivere e poi mi ritrovo a parlare di tutt’altro, complimenti a voi lettori che riuscite a starmi dietro.

Soddisfazioni

Questo blog era nato diverse volte, sempre molto per gioco. Doveva essere la mia valvola di sfogo, un modo in cui potermi esprimere e poter condividere con chiunque avesse voluto il mio pensiero. Ma non sapevo mai come impostarlo, come diffonderlo e come farlo vedere al mondo, ma soprattutto come poter far sentire la mia voce e devo ammettere che temevo anche di non essere in grado di riuscire a trasmettere ciò che volevo.

Ma mi sbagliavo e molto! Questo piccolo progetto sta prendendo vita e forma, anche se non esattamente come mi aspettavo. Inizialmente pensavo che si dovesse partire dal piccolo, con i propri conoscenti e poi ampliare un po’ alla volta i propri orizzonti, e invece mi sbagliavo. Dopo un po’ di tempo in cui continuavo a riflettere se fosse giusto o sbagliato tenerlo solo per me, mi sono convinta, l’ho reso disponibile a chiunque avesse voluto sapere chi fossi, è diventato un semplice link sul mio profilo, una piccola riga blu. Devo essere sincera, penso che siano poche le persone che mi conoscono che effettivamente guardano e si incuriosiscono di quella riga blu.

Eppure non mi interessa, perchè la soddisfazione più grande me la danno degli sconosciuti, che ovunque si trovino nel mondo, commentano e vedono questo blog e che mi trasmettono un sacco di voglia di continuare a scrivere. Mi incentivano, mi dicono che il mio modo di scrivere li tiene attaccati allo schermo! E non è poco visto che sicuramente la traduzione nella loro lingua non è perfetta!

Non ci credevo, ma ci sono tante persone che vorrebbero iscriversi al mio blog in modo da poter essere sempre aggiornate quando pubblico qualcosa. Ma il problema è che non so come potrebbero fare. Ho centinaia di commenti ancora da leggere e sono tutti positivi!

Mi state dando un sacco di gioia e per questo vi ringrazio dal profondo del cuore!

Io sono davvero senza parole! Persone da tutto il mondo che mi scrivono facendomi i complimenti! E’ una cosa incredibile, sono davvero felicissima. Per una volta non sono in grado di mettere insieme le parole per poter comporre una bella frase di senso compiuto che possa esprimere la mia emozione.

L’unica cosa che posso dire è GRAZIE, grazie per essere così tanti e così generosi! Prometto che cercherò di essere più tempestiva nel rispondervi.

Lamentarsi di se

Lamentarsi è la cosa più facile da fare, basta non fare nulla. Si sta lì, fermi a guardare e a criticare ciò che fanno gli altri senza intervenire, se non alla fine per dire ciò che non va bene e in pratica tutto. Non ai prova a dare dei suggerimenti o a migliorare ciò che viene fatto dagli altri, si criticando dando nessun tipo di contributo. E questo avviene per qualsiasi cosa:

  • Per le decisioni del governo
  • Per le scelte prese dai capi in ambito lavorativo
  • Dagli amici
  • Da ciò che decidono di fare anche chi non si conosce
  • Ma soprattutto giudichiamo e critichiamo le nostre stesse scelte

Perché noi ci lamentiamo soprattutto di noi stessi, perché non siamo come gli altri o perché non reagiamo alle situazioni. Quando l’unica cosa veramente da fare sarebbe proprio quella di reagire prendere in mano la nostra vita e i nostri pensieri e portarli avanti. Fare in modo che la nostra vita cresca senza che rimanga solo un semplice desiderio o progetto.

Bisogna agire e reagire al continuo lamentarsi del nulla senza mai arrivare veramente a qualcosa di concreto. Io per questo nuovo anno ho un solo progetto, REAGIRE ALLE MIE STESSE LAMENTELE.

Voglio essere la donna che vorrei essere e non solo la ragazza che sovna. Sento la necessità di essere più forte per me stessa, ma soprattutto più sicura. Devo reagire da questa situazione di stallo che non porta a nulla di concreto. Devo migliorarmi per essere ciò di cui mi lamento di non essere.

Solitudine e altri rimedi

Non molto tempo fa una persona mi ha chiesto se, dal momento che non vivo più con i miei, mi sentissi mai sola. Inizialmente gli risposi di no. Ed era vero, perchè quando torno a casa ho sempre qualcosa da fare e quindi non mi fermo a pensare che in effetti lo sono. Mi piace stare con me stessa e poi dopo un po’ ci si abitua, spesso quando ero più piccola passavo i pomeriggi a casa da sola perchè i miei erano a lavoro e questa cosa non mi è mai pesata. Ma ora, soprattutto in questo momento, sento la necessità di avere qualcuno accanto, di qualcuno che mi faccia stare bene, che mi faccia sentire speciale e amata. Per quanto le mie amiche siano importanti per me, ho bisogno di trovare qualcuno che mi streghi a tal punto che loro stesse mi chiedano dove sia finita. Sono stanca di essere io quella che insegue, per una volta vorrei essere io quella inseguita. E anche se nell’ultimo periodo ci siano stati dei ragazzi che mi abbiano inseguita, purtroppo non è la stessa cosa. Perchè non erano quell’uomo che sto aspettando.

Il problema è che non so nemmeno io se mai riuscirà, potrà e vorrà veramente realizzare questa cosa. Perchè ha paura di stare da solo e lo capisco. Anche io, TANTA! Eppure eccomi qui. A continuare ad aspettare un suo maledetto messaggio o un non so nemmeno io cosa e tornare a sognare un qualcosa di incredibile che non so nemmeno io se mai sarà realizzabile.

Ho solo bisogno di essere amata da qualcuno ed è inutile che qualcuno mi dica: arriva quando meno te lo aspetti. Perchè è da sempre che non aspetto e adesso sono stanca! Stanca di stare da sola e vedere che invece tutte le mie amiche ricevono proposte e avance da tanti! Ora sono io che ho bisogno di ricevere queste attenzioni!

Rispetta e rispettati

Si parla sempre di più di razzismo, femminismo e di ingiustizie. Quando di fatto tutto questo è dovuto solo alla mancanza di rispetto nei confronti del prossimo, che noi stessi non insegnamo agli altri. Se si insegnasse a rispettare le persone non ci sarebbero discriminazioni nei confronti di persone che hanno un diverso colore della pelle, che credono in qualcosa di diverso o che semplicemente hanno una cultura differente rispetto a quella a cui siamo abituati.

Se si insegnasse il rispetto le donne non dovrebbero lottare ogni giorni per ottenere un qualcosa che dovrebbe già essere loro….l’uguaglianza. Ma soprattutto avrebbero la libertà di poter andare in giro senza la paura di essere molestate o violentate.

Sembra un argomento così lontano e quasi inesistente, invece, quasi quotidianamente, molte donne vengono molestate. E non intendo solo fisicamente, ma soprattutto emotivamente. Non ci credete? Provate a chiedere ad un’amica qualsiasi o anche a vostra madre. Sicuramente bona parte di loro sfortunatamente saranno state molestate almeno una volta.

Il problema maggiore è che quando succede non si ha nulla in mano e si teme che il fare o non fare una denuncia non cambi niente. Ed è proprio questa la cosa che mi turba di più. Sono cose che succedono di continuo e sul momento non ce ne si rende nemmeno conto. Si rimane paralizzati. Sconvolte che le persone si tocchino con così tanta semplicità davanti ad una sconosciuta, facendoti sentire violata e soprattutto impotente e insicura. Ci si sente nudi, mercificati….perchè si ha il terrore che il modo che si ha di porsi o di vestirsi possa essere motivo di provocazione. E non è così, non deve essere così!

Noi donne, come chiunque altro, dobbiamo sentirci libere di indossare quello che vogliamo. Perchè DOBBIAMO avere il diritto di poterci sentire belle e a nostro agio, NON possiamo limitarci perchè il nostro modo di vestire o di fare possa essere mal’interpretato.

Siamo nel 2020 e la tutela della persona non esiste. Se una persona vuole denunciare una molestia dovrebbe avere la certezza che vengano presi dei provvedimenti. Invece si continua a rimanere in silenzio, perchè purtroppo non succederà nulla. Almeno fino a quando non ci sarà una disgrazia, ma anche in quel caso i provvedimenti saranno molto limitati, perchè risulterà solo un caso isolato e la colpa potrebbe facilmente ricadere sull’abbigliamento o sul modo di fare della vittima.

Bisogna reagire. Bisogna combattere e soprattutto bisogna essere unite. Chiunque subisca una qualsiasi molestia DEVE denunciare senza alcun timore. Perchè per rispettare gli altri bisogna prima rispettare se stessi, PROTEGGENDOSI.

Prima di andare a dormire

Questo 2020 doveva essere un anno pieno di cambiamenti, di successi e di impegno.

Eppure mi sembra di non aver fatto nulla. Mi sembra di aver perso tempo senza fare niente. Ma è vero fino ad un certo punto, perchè di cambiamenti ne sto affrontando e di decisioni ne ho prese. Perchè ho deciso di vivere da sola, ho affrontato conversazioni scomode con delle amiche davvero molto importanti, ho finalmente deciso di scrivere questo maledetto blog e soprattutto sto affrontando molti cambiamenti con me stessa. E non è da poco.

Ma nonostante questo, con il fatto che siamo costretti a rimanere a casa, mi rendo conto che butto via troppo tempo nelle cose più inutili, come guardare video stupidi o rimanere a letto a non fare nulla.

Sento la necessità di muovermi, di fare cose e di mettermi in moto, ma il problema è che meno faccio meno ho voglia di fare.

Come per esempio questo articolo…avevo voglia di scrivere e ho acceso il computer, ma ho aspettato un’ora prima di mettermi a scrivere perchè mi sono persa a guardare i social e ora perderò altro tempo prima di andare a dormire e domani, come ogni singolo giorno, farò fatica a svegliarmi.

Me lo dice sempre anche mia mamma, ma come al solito, non si ascoltano mai i propri genitori, si presta attenzione alle loro parole solo quando si è soli. E in questa quarantena siamo tutti troppo soli!

Ho bisogno del contatto umano, di quello vero, di quei momenti con le persone importanti a cui fino a poco tempo fa non facevamo nemmeno caso. Ho paura, ho paura di sentirmi sola, ho paura di non poter più riabbracciare ancora per molto tempo quelle persone. Sono certa che quando sarà tutto finito i rapporti non saranno più gli stessi, saranno molto più veri.

Perchè non è tanto in quarantena che si vedono le persone importanti, quelle si scopriranno dopo. Perchè saranno le prime che riabbraccerai nonostante i divieti, sono quelle con cui piangerai stretto in un abbraccio illegale. Quelle persone per cui vuoi rischiare una multa pur di poterle vedere anche solo per 10 minuti.

Non so voi, ma io mi sento impotente e povera davanti a tutto questo. Eppure ne sono contenta. Perchè riusciremo finalmente ad apprezzare ciò che abbiamo e ad amare anche ciò che non abbiamo. E finalmente possiamo anche lasciar respirare il nostro mondo, la natura è tornata ad essere più forte, gli alberi sono più verdi e l’aria che respiriamo anche in città è finalmente pulita. Gli animali sono tornano ed essere i protagonisti di un pianeta che non sembrava più il loro.

Vi chiedo scusa, perchè non riesco a capire come mi sento e anche perchè mi rendo conto di aver saltato da un argomento all’altro. Ma questo articolo volevo scriverlo di getto, cercando di buttare fuori tutto ciò che sento e ho in testa. Infatti non lo rileggerò, metterò un titolo e lo pubblicherò senza modificare nulla. Quindi scusate se ci dovessero essere degli errori o se alcuni passaggi non dovessero essere chiari.

Mancanze e riflessioni

La quarantena fa pensare

Ci sono momenti in cui vorrei essere dall’altra parte del monto anche da sola, non importa. Magari in un isola deserta o semplicemente immersa nella natura. Perdermi solo con i miei pensieri, camminare senza una meta guardandomi attorno, proprio come se fossi Alice persa nel suo mondo.

Ma ci sono altri momenti in cui sento proprio la necessità del contrario.

Sognare di poter passare del tempo con tutte quelle persone meravigliose che, a causa della distanza, non vedo da anni. Vorrei poter tornare indietro nel tempo e trascorrere con loro ogni momento al meglio. Senza cambiare nulla. Con il semplice scopo di rivivere quegli istanti insieme, riaccendere quelle emozioni di cui sento la mancanza in questo momento. Come se riascoltassi una canzone o riguardassi un film per l’ennesima volta. Semplicemente per poter stare con loro ancora un po’.

Questi pensieri mi fanno capire quanto io, come chiunque altro, sia impotente davanti alla vita e alla quotidianità stessa. Vantiamo di un progresso tecnologico non indifferente. Basti pensare che solo qualche tempo fa ho sentito un amico costaricano, uno spagnolo, uno svizzero e anche un brasiliano. Sono rimasta al telefono con loro per ore ed ero davvero felice di poterli finalmente sentire e rivedere dopo anni. Una volta chiusa la chiamata ho continuato ad essere in questo limbo per ancor un po’, ma poi tutta la nostalgia è tornata a farsi sentire. Da quel momento non ho più fatto nulla, ed è proprio questo che mi preoccupa: quando sentiamo la mancanza di qualcuno non facciamo niente. Rimaniamo fermi in quei pensieri e a quelle emozioni senza agire. Non prendiamo un mezzo per colmare quella mancanza.

E’ sempre più difficile ammettere questo sentimento. Siamo sempre più connessi eppure lo siamo sempre di meno. Non abbiamo più il coraggio di confidarci o di confessare il nostro stato d’animo e devo ammettere che tutto questo mi spaventa. Abbiamo tutti a portata di mano, letteralmente, eppure sembriamo distanti anni luce.

Mi mancano…sia quelle persone che non vedo da poche settimane sia quelle che non vedo da molto più tempo.

Anno nuovo vita nuova

Il 2020 è partito davvero bene, tanti buoni propositi, tante cose da fare: un progetto da portare avanti, un nuovo lavoro, nuovi propositi…

Il 2020 sarà il mio anno!

Era questo il mio pensiero all’inizio dell’anno, l’avrei dedicato a me e a tutte quelle cose che non avevo mai avuto il coraggio di iniziare.

Già alla fine del primo mese vedevo che stavo facendo progressi, perchè avevo preso una decisione non indifferente, da febbraio sarei andata a vivere con degli amici. Una casa di cui occuparmi, una stanza da arredare, nessuno che avrebbe fatto le pulizie al mio posto, iniziare a fare delle spese decenti, poter invitare a casa chi voglio senza il timore o il fatto di poter uscire e rientrare senza brontolii di sottofondo. Non è solo una questione di poter fare quello che i vuole quando si vuole (anche se è anche così).

Tutto questo diventa una mia decisione, una mia responsabilità. Decidere quanto uscire e soprattutto quanto spendere, come investire i miei soldi e tutte quelle risorse che fino a qualche mese fa mi sembravano infinite. Sono contenta di questa mia scelta. Sono pronta a crescere, a costruirmi una vita MIA. A sbagliare e a imparare. Ad apprezzare ogni momento con i miei genitori e anche quelli con gli amici. Imparare a organizzare giornate alternative e a divertirmi in modi diversi e perchè no, magari si conoscono anche persone nuove!